Gli scavi di Ostia Antica
La zona archeologica di Ostia Antica offre ai visitatori la possibilità di immergersi in un’atmosfera unica e suggestiva camminando fra i resti della più antica colonia di Roma e ammirando le soluzioni architettoniche dei costruttori romani. Le rovine che oggi ammiriamo rappresentano i resti dell’insediamento formato nel IV secolo con l’obbiettivo di offrire protezione militare a Roma dalle minacce provenienti dalla costa tirrenica; successivamente si sviluppò anche come porto fluviale strategicamente rilevante per il rifornimento di grano di Roma. Affermatasi dal punto di vista strategico e logistico, Ostia diventò Colonia Romana cominciando a vivere un periodo di enorme splendore e sviluppo, sia dal punto di vista demografico che dal punto di vista economico. Il trasferimento ad Ostia di numerose persone impose, agli imperatori che si succedettero, la costruzione di mura, a protezione dell’insediamento e la realizzazione del complesso impianto urbanistico che tutt’oggi caratterizza l’intera area archeologica.
Gli interventi volti a riportare alla luce le rovine iniziano fra il XIX° e il XX° secolo ma gli scavi vennero intensificati nel 1942 in funzione dell’Esposizione Universale di Roma che si sarebbe dovuto tenere lo stesso anno me che non si realizzò a causa della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi l’area archeologica si presenta ai turisti come un vasto insieme di rovine (alcune perfettamente conservate) immerse nel verde, visitabili attraverso la viabilità dell’epoca ovvero il Decumano Massimus che congiunge Porta Romana a Porta Marina. Percorrendo questa strada si possono ammirare i vari edifici che raccontano la storia di Ostia e descrivono le varie attività che si svolgevano nel loro interno. Le costruzioni più caratteristiche sono le residenze del ceto medio mercantile ed urbano; dei grandi edifici realizzati intorno ad un cortile, con botteghe al piano terra e gli appartamenti al piano superiore. Fra le altre costruzioni è possibile osservare i magazzini, il Teatro, le terme, la Basilica, il Piazzale delle Corporazioni, i collegia; fra gli edifici sacri spiccano invece i quattro Tempietti e i Miteri, dedicati al culto di mitra oltre che la Necropoli, con numerosi edifici funebri ancora perfettamente conservati.
INFORMAZIONI UTILI
Orario di apertura:
Chiuso tutti i lunedì e nei giorni 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre
Gennaio e Febbraio, Novembre e Dicembre:
08.30 – 16.00 (uscita del pubblico entro le 17.00)
Marzo:
08.30 – 17.00 (uscita del pubblico entro le 18.00)
Dall’entrata in vigore dell’ora legale (ultima domenica di Marzo) a Ottobre:
08.30 – 18.00 (uscita del pubblico entro le 19.00)
Dall’ultima domenica di Ottobre (fine dell’ora legale) al 1 Novembre:
08.30 – 17.00 (uscita del pubblico entro le 18.00)
Museo Ostiense orario: apre alle ora 10.30, chiude con la Biglietteria
LA BIGLIETTERIA CHIUDE UN’ORA PRIMA DELLA CHIUSURA DELL’AREA ARCHEOLOGICA
(tel. 06 56350215).
Costo Biglietti:
- Intero: € 6,50;
- Ridotto: € 3,25 per i cittadini dell’Unione Europea tra i 18 e i 24 anni e per i docenti dell’Unione Europea;
- Gratuito: cittadini dell’Unione europea di età inferiore a 18 anni e superiore a 65 anni.
Nel prezzo del biglietto è COMPRESA l’entrata al museo.
Prenotazioni:
A decorrere dal mese di maggio 2011 è possibile visitare – la domenica mattina alle ore 10.30 – il complesso delle case con apparati decorativi. La prenotazione è obbligatoria (Tel. 06 56358044).
Servizi:
- Audio guide
- Libreria
- Visite guidate
Dove:
Scavi di Ostia Antica – Via dei Romagnoli, 717 – 00119 Roma
Come arrivare:
- Da Roma prendere alla stazione di Piramide i treni per il Lido di Ostia e scendere alla fermata di Ostia Antica.
- Da Ostia prendere il treno in direzione Roma e scendere alla fermata di Ostia Antica.
Galleria immagini
Tagged ostia antica, Piazzale dell Corporazioni, scavi, Teatro Romano
ago 25, 2014
carla sferrlla
che peccato tenuto così male…poco curato… pieno di erbacce e spazzatura….un sito archeologico così importante dovrebbe essere tenuto come un gioiello….buono il giudizio sui dipendenti del ministero per i beni e le attività culturali