Piazza Navona rappresenta la massima espressione del Barocco movimento culturale nato a Roma che ha influenzato la musica, l’arte, l’architettura, la letteratura e la filosofia in Italia dal XVII° al XVIII° secolo.

Così come tanti altri luoghi o monumenti presenti a Roma, in età romana questo stesso luogo aveva tutt’altra funzione e aspetto. Per volere dell’imperatore Domiziano nel 85 d. C. fu realizzato lo Stadio di Domiziano lungo 276 metri e largo 54 metri con una capacità di circa 30.000 spettatori.

Il nome della piazza “In Agone” dal lationo Agones cioè giochi, si è poi trasformato nel corso dei tempi e delle successive volgarizzazioni in “Nagone” e poi infine nell’attuale “Navona”.

La piazza aveva lo scopo di esaltare la maestosità del casato dei Pamphili e l’allora Papa Innocenzo X (al secolo Giovanni Battista Pamphilj) ordinò che si realizzasse il palazzo omonimo e che la piazza ospitasse opere architettoniche di ingente valore. Questa volontà ci permette oggi di ammirare all’interno della piazza importantissime opere tra cui: la Fontana dei Quattro Fiumi ad opera di Bernini, la Chiesa di Sant’Agnese in Agone progettata e iniziata dall’arch. Girolamo Rainaldi, proseguita da Francesco Borromini e terminata da Carlo Rainaldi figlio di Girolamo, la Fontana del Moro e di Nettuno di Della Porta, Palazzo Pamphilj ad opera di Girolamo Rainaldi.

La piazza nel corso della storia ha ospitato diversi mercati simili a quello ancora attivo a Campo de’ Fiori oggi però, divenuta metà privilegiata dei molti turisti che visitano la città eterna, ha lasciato il posto a pittori che con banchetti di fortuna dipingono o espongono le proprie creazioni e agli artisti di strada che nelle ore serali delle calde estati romane danno luogo alle proprie performance.

A ricordo dell’antico mercato Piazza Navona ogni anno ospita un delizioso mercato natalizio, che con banchetti di dolci, prodotti natalizi e personaggi del presepe fatti a mano offre ai romani e non simpatici spunti per i regali di Natale e che culmina il 6 gennaio con l’arrivo della Befana all’interno della piazza.

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